RISOTTO MELE E NOCI
Risotto mele e noci è una ricetta tipica del Trentino-Alto Adige. Si tratta di un primo saporito, che unisce il sapore delle mele a quello piccante di un riso preparato con pepe e salvia. Se desiderate potete aggiungere al risotto mele e noci anche dello speck precedentemente saltato in padella.
L’UNIONE FA LA FORZA
Nonostante la produzione di mele sia ridotta al fondovalle, il Trentino-Alto Adige è una delle regioni più importanti a livello europeo per la loro produzione. Che lo sia, però sorprendere quando si considera che la grandezza media degli appezzamenti è di solo 3000 m2.
Gli abitanti di questa regione in passato non avevano molto di cui cibarsi. Per sopravvivere cominciarono a condividere i beni che possedevano. E nel Medioevo per avere forza di scambio nacquero le prime cooperazioni. Queste sono alla base dell’economia della regione ancora oggi.
IL LAGO ROSSO
Il centro della produzione delle mele del Trentino-Alto Adige è la Valle di Non.
Qui a 1178 m sopra il livello del mare e immerso nel Parco dell’Adamello si trova un piccolo lago dalle acque delle incredibili tonalità che spaziano fra il blu e il verde. Ma fino agli anni ’60 - l’ultimo grande arrossamento è datato 1964 - durante l’estate le acque del lago di Tovel si tingevano di rosso. Questo fenomeno non è stato ancora chiarito. Si suppone sia provocato da un’alga. Per via di dei cambiamenti climatici purtroppo questa alga non è più sufficientemente presente nel lago, tanto da colorarlo visibilmente.
IL PICCOLO INCANTESIMO DEL LAGO E DELLE MELE
Una leggenda narra che la colorazione del lago sia in ricordo di Tresenga. La giovane principessa di Ragoli si era infatti rifiutata di sposare Lavinto. Ma il re di Tuenno non accettò il rifiuto e marciò con il suo esercito contro Tagoli nel tentativo di indurre Tresenga ad accettarlo in sposo. Ma ne lei ne il suo popolo vollero sottomettersi alla sua arroganza. Alla pretesa di piegare la sua volontà con la forza Tresenga rispose a sua volta con le armi. La battaglia per la libertà si consumò sulle rive del lago che accolse il sangue dei caduti.
Si dice che quel giorno il lago si tinse per la prima volta di sangue e le piante di mele giallo-verdi intorno al lago portarono per la prima volta frutti rossi. E come il lago anche alcuni meli da quell’estate in poi portarono frutti rossi come il sangue. Entrambi rossi in ricordo del sacrificio di un popolo pronto a proteggere la libertà di scelta di una donna.
Oggi pare che il lago abbia dimenticato, ma le me continuano a brillare rosse e ricordare.
Buon appetito!
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