Spaghetti alla chitarra o troccoli pugliesi!
Questo post lo dedico a mia madre che con tanto amore, passione e volontà ha dedicato la sua vita alla cucina e che in questa giornata di sole si è sottoposta ad un intervento al ginocchio! incrocio le dita! da molto tempo volevo condividere con voi questa ricetta che mi ricorda le grandi abbuffate che facevo con i miei cugini quando si andava a passare l’estate in Puglia. eh si perchè d'estate io con la mia famiglia si andava a San Severo dove sono ora rimasti alcuni dei miei zii...e poi tutti al mare nei meravigliosi posti del Gargano :) Vieste, Pugnochiuso, Vico Garganico, Mattinata ecc...erano le mie mete di mare e la foresta umbra era un'oasi di pace e tranquillità dopo una assolata giornata di sole :) quando si arrivava dai miei zii era tutta una festa! la tavola era imbadita con tantissimi cibi del posto. mozzarelle e formaggi divini di cui ancora ricordo il sapore e la bontà, passate di pomodoro fatte in casa accoglievano i primi piatti con una genuità insuperabile! e questo tipo di pasta fatta in casa era uno dei must di allora e sei poi se li vogliamo condire con un bel sughetto tutto corposo che si avvinghia allo spaghetto, ne viene fuori un primo da leccarsi i baffi ;-) in Puglia si chiamano “Troccoli” e si differenziano da quelli abruzzesi per lo spessore in quanto sono più grossi. Così un giorno di marzo, ci siamo messe con molta pazienza (io e mia madre) a impastare questo semolino e per fortuna che accanto a me c’era Lei che mi aiutava a capire come fare perché, la per là sembra una ricetta semplice, ma in effetti non lo è, se poi ci aggiungiamo il fatto che io sono una principiante in fatto di pasta fatta in casa, capirete meglio la mia difficoltà. ma piano piano riuscirò a fare bene e da sola anche questa pasta…diciamo che è stata una bella impresa anche per mia madre che è una veterana in materia, perché abbiamo avuto dei problemi con la macchina della pasta, ma tutto poi si è risolto! ne sono usciti dei spaghetti in perfetta forma al cubo. secondo la tradizione vengono fatti con uno strumento di legno chiamato chitarra e da qui appunto l’origine del nome, ma se non avete questa deliziosa chitarra, si può usare la machina della pasta, come abbiamo fatto noi. è un piatto che mi piace assai ;-)
Ingredienti
Versare la farina a fontana sul piano di lavoro, creando una cavità al centro e unire le uova. Cominciare ad amalgamare le uova alla farina con una forchetta e aggiungere l’acqua sino a raggiungere un impasto consistente, diciamo che non deve risultare duro ma rimanere sul morbido. con le mani poi formare un panetto e lasciarlo riposare 15 minuti in una ciotola, a temperatura ambiente, coperta con un piatto. a questo punto, dividete in piccole parti l’impasto e appiattitolo un po’ singolarmente con le mani. iniziare a passare la sfoglia dal buco più grande della macchina come per tirare la pasta fatta in casa. stringete poi mano a mano il buco fino alla misura che si preferisce (2/3 mm di larghezza e spessore) vanno più che bene. da qui la definizione “quadrata” appunto e passare la sfoglia nell’accessorio per fare la pasta.
Ingredienti
500 gr di semolino (farina di grano duro)
3 uova + tanta acqua quanto il peso delle due uova che mancano perché di solito si usa un uovo per ogni etto di semolino)
P.S.: la pasta alla chitarra può essere preparata sia con le uova che senza, tirandola sottilmente con il mattarello per poi passarla sui fili della chitarra o appunto con la macchina per la pasta, come si fa per le tagliatelle.
Noi li abbiamo mangiati con bel sugo corposo al ragù come vedete dalla foto, di quelli che si cuociono in tre ore ma potete esaltarli anche con le verdure di stagione che ci sono ora, come le zucchine e i piselli o aggiungere i pomodorini secchi e i capperi per dare un tocco di attualità vedte voi come più vi aggrada :-)
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